Letture a tema

Per quanto eclettico possa essere un lettore, ci sono dei momenti, più dell’anno che della vita che ci portano quasi automaticamente ad accordare le nostre letture con quello che ci circonda, così come non mi viene proprio naturale leggere storie di Natale a ferragosto in questo periodo sono molto attratta dai romanzi gotici e dalle storie di fantasmi, complice sicuramente l’atmosfera festaiola creata da lanterne, zucche e fantasmini e da questo tempaccio inclemente che mi tiene, volente o nolente, tappata in casa. Ho da sempre il gusto per le storie di paura, quando ero piccola io e la mia amica del cuore (eravamo alle elementari) passavamo interi pomeriggi a casa di una o dell’altra a leggere storie di fantasmi cercando di creare quanta più atmosfera spaventosa potessimo, con la creatività, la fantasia e i mezzi di due bambine di 8 anni… come a dire che non andavamo più in la di una coperta stesa sulla scrivania, di una torcia per fare le ombre e due unghie tamburellate sul legno!

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La fissa me la sono fatta passare da sola, o meglio me l’ha fatta passare quello scemo di mio zio facendomi venire un mezzo infarto qualche anno dopo. Come al solito era una giornata uggiosa, con vento forte, pioggia a catinelle e tutto quello che il tempo meteorologico può regalare e garantire per fare fifa. I miei erano andati da qualche parte e io mi sono nascosta in biblioteca (i vantaggi di vivere in una casa enorme è che ci sono abbastanza stanze per avere anche una vera biblioteca con tanto di camino e poltrone), mi sono appollaiata sulla mia poltrona preferita, con il camino acceso e i candelabri (visto il tempo eravamo senza corrente) e mi sono immersa nella lettura di un romanzo che tirava in ballo niente meno che il tesoro del pirata Barbanera, una marea di scheletrini e un paio di fantasmi ben piazzati. Io, di solito, quando leggo riesco ad estraniarmi al punto da non sentire niente, infatti non ho assolutamente sentito mio zio entrare in biblioteca, chiamarmi e visto che non gli rispondevo, mettermi una mano su una spalla per attirare la mia attenzione…. peccato che in quel momento il protagonista del mio libro stesse cadendo all’interno di una bara e io abbia fatto un salto di un metro, urlando come una pazza, facendo scappare il cane di corsa e facendo arrivare mia nonna dal piano di sotto spaventata che fosse successo chissà cosa. Morale della favola, mi sono data una calmata (nel senso che adesso almeno accendo le luci) ma non so per quale misteriosa ragione il romanzo che stavo leggendo quel giorno è scomparso e a distanza di tutti questi anni, non è mai tornato fuori…

Pubblicato da

Nadia P.

Logorroica e grafomane incallita, se non posso parlare scrivo e se non posso scrivere vengo colpita da diarrea verbale!

24 pensieri su “Letture a tema”

      1. Un calice? Mi spiace la scorta di calici è finita da un pezzo… mi restano un paio di corni di bue e qualche cranio nemico… oddio ma com’è che sto diventato così trucida pure io???????? Aiotoooooooooooooo

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      2. Dalle nostre chiacchierate nascono sempre idee buone per racconti, perché io non scrivo narrativa? Accidenti!
        Se vinci un Pulitzer esigo una fetta del premio ^_^ Che accetterò (senza accetta) salutando con la manina come si conviene ad una dama.

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      3. Provvedo all’invio dello scudo, ovviamente c’è il nostro stemma araldico… mi tocca trovare un modo per farti passare inosservato nel nostro albero genealogico? grifondoro o serpeverde?

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    1. Non credo perché poi alla fine ci saremmo accorti dei resti e il nostro camino ha sempre avuto una grata per evitare scintille sul tappeto (e sul cane) però è un’idea divertente, soprattutto dato il periodo fantasmino ^_^

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